Artorn


Cìa minìa

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Cìa minìa,
la gata a l’è trìa;
pon podon,
Giusàp Simon;
pera ch’a dana
a bat la lana;
fu su cru,
aussa la cricca
e fila a dromir!

Gioco con le mani: chi recita la filastrocca tocca successivamente e velocemente le dita di una mano del compagno (la sincronizzazione con i versi è a piacere di chi li recita). Il dito toccato per ultimo viene ripiegato all’interno. Si ripete la filastrocca altre tre volte. L’ultimo dito rimasto è il «vincitore». Le parole come «Cìa minìa», «pon podon», «fu su cru» e altri sono puro nonsenso.