Giovanni Cerutti/Canson/Novara la bela sità

Artorn


NOVARA LA BELA SITÀ

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È un canto di soldati che probabilmente ha avuto altri titoli come, per esempio, “Fossan la bela sità”, oppure “Savjan la bela sità”, a seconda delle sedi, dove i reggimenti piemontesi erano di guarnigione. Le parole sono una specie di omaggio alla città che accoglieva i soldati durante la libera uscita e agli amori che nascevano con le ragazze del luogo. Rimase poi il titolo definitivo di “Novara la bela sità” perché probabilmente fu cantato anche alla vigilia della sfortunata battaglia di Novara del 23 marzo 1849, che pose fine alla Prima Guerra d’Indipendenza, con la sconfitta dell’esercito piemontese guidato da re Carlo Alberto di Savoia.


Novara, Novara, la bela sità, si mangia, si beve e allegri si sta.

Le fije 'd Novara a l’han tanta ambission, lor pòrto le veste ch’a-j compro ij Dragon (1).

Le fije 'd Novara na van co(n i)j soldà, ch’a-j pago le veste co(n ë)l farabalà.

Galin-e son cheuite, capon son rostì, alegre Noarin-e s’i veule guarì.

(1) – I Dragoni erano i soldati di cavalleria.